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Kilalanin ang lahat ng mga refugees, pauwiin sa sariling bansa ang mga undocumented

Ang rebisyon ng Dublin Regulation ay dapat harapin ng mga European leaders ngunit pansamantala, kabilang ang Italya, ay kailangang sundin ang mga panuntunan. Narito ang konklusyon ng Brussels summit. 

 

Bruxelles, Disyembre 18, 2015 – Habang hinihintay ang pagpapasaya kung paano itatatag sa 2016 ang European border guard, ay dapat munang harapin ng mga lider sa lalong madaling panahon ang panukala na rebisahin ang Dublin Regulation. Ito ay nago-obliga sa mga bansa na tanggapin ang mga refugees.

Matatandaang ang lahat, kabilang ang Italya ay inutusang sundin ang mga regulasyon at siguraduhin ang pagkilala, pagre-rehistro at pagkuha ng fingerprints sa mga refugees, maging sa pamamagitan ng aksyon ang mga tumatangging magpare-rehistro.

Ito ang mababasa sa konklusyon ng Konseho ng lider ng mga bansa ng Europa na nagpulong kahapon sa Brussels.

Ang pagkilala ay gagawin sa mga Hotspots, na dapat ay gumagana, at kailangang palawakin at dagdagan ang reception. Sa Italya, sa kasalukuyan, ay opisyal lamang na gumagana ang Lampedusa.

Samantala, kailangang pabalikin sa kanilang sariling bansa ang mga undocumented na migrante at sistematikong suriin ang sinumang tatawid sa external frontier ng Schengen area.

Narito ang opisyal na teksto na pinirmahan ng mga European leaders sa pagtatapos ng summit:

1. Negli ultimi mesi il Consiglio ha messo a punto una strategia che ha come obiettivo il contenimento dei flussi migratori senza precedenti che l’Europa si trova ad affrontare. Tuttavia l’attuazione è insufficiente e deve subire un’accelerazione. Per tutelare l’integrità di Schengen è indispensabile riprendere il controllo delle nostre frontiere esterne. Le carenze vanno affrontate rapidamente, in particolare per quanto riguarda i punti di crisi, la ricollocazione e i rimpatri. Le istituzioni dell’UE e gli Stati membri devono, con urgenza:

a) affrontare le lacune alle frontiere esterne Schengen, in particolare assicurando controlli di sicurezza sistematici con le pertinenti banche dati, e prevenire il falso documentale;

b) porre rimedio alle carenze nel funzionamento dei punti di crisi, creando fra l’altro le capacità di accoglienza necessarie per conseguire i loro obiettivi, concordare celermente un preciso calendario per la messa in operatività di nuovi punti di crisi, assicurarsi che Frontex e l’EASO dispongano delle competenze specialistiche e attrezzature necessarie;

c) garantire l’identificazione, la registrazione e il rilevamento delle impronte digitali in maniera sistematica e completa, e adottare misure per contrastare il rifiuto di registrazione e contenere i flussi secondari irregolari;

d) attuare le decisioni di ricollocazione e considerare l’eventualità di includere tra i beneficiari delle decisioni in vigore altri Stati membri in situazione di forte pressione che ne abbiano fatto richiesta;

e) adottare misure concrete per garantire il rimpatrio e la riammissione effettivi delle persone non autorizzate a soggiornare e prestare assistenza agli Stati membri in ordine alle operazioni di rimpatrio;

f) potenziare le misure per la lotta contro il traffico e la tratta di esseri umani;

g) garantire l’attuazione e il seguito operativo: • della conferenza ad alto livello sulla rotta del Mediterraneo orientale/dei Balcani occidentali; in tale contesto è importante aiutare i paesi terzi lungo la rotta dei Balcani occidentali ad effettuare la registrazione secondo le norme dell’UE; • del vertice di La Valletta, in particolare per quanto riguarda i rimpatri e la riammissione; e • della dichiarazione UE-Turchia del 29 novembre 2015 e del piano d’azione UE-Turchia; in tale contesto il Coreper è invitato a concludere rapidamente i lavori sulle modalità per mobilitare i tre miliardi di EUR dello strumento per la Turchia a favore dei rifugiati;

h) continuare ad attuare il programma di reinsediamento concordato;

i) continuare a monitorare attentamente i flussi lungo le rotte migratorie in modo da poter reagire rapidamente all’evoluzione della situazione.

2. Il Consiglio dovrebbe proseguire i lavori sul meccanismo di ricollocazione di crisi, tenendo conto delle esperienze acquisite, e definire rapidamente la propria posizione sull’elenco dei paesi di origine sicuri. Il Consiglio è invitato a esaminare celermente la situazione riguardo all’Afghanistan. Il Consiglio dovrebbe esaminare rapidamente le proposte della Commissione del 15 dicembre su una “guardia costiera e di frontiera europea”, sul codice frontiere Schengen, su un “programma volontario di ammissione umanitaria” e sui documenti di viaggio per il rimpatrio. Il Consiglio dovrebbe adottare la sua posizione sulla “guardia costiera e di frontiera europea” durante la presidenza dei Paesi Bassi. La Commissione presenterà in tempi rapidi la revisione del sistema di Dublino; prima di allora, le norme vigenti devono essere attuate. Inoltre la Commissione presenterà a breve una proposta riveduta sulle frontiere intelligenti.

3. La Presidenza, la Commissione e l’alto rappresentante riferiranno sui progressi realizzati prima del Consiglio europeo di febbraio”.

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