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Filippine, ora uniamo le forze per la ricostruzione

Prima il terremoto, poi il tifone Hayan. La comunità in Italia si muove per aiutare il suo Paese d’origine.

Roma – 15 novembre 2013 – L’angoscia regna nel cuore di tutta la comunità filippina in Italia e nel mondo.


Il 15 ottobre un forte terremoto di magnitudo 7,2 ha colpito le isole di Bohol e di Cebu. Oltre a causare 171 morti e pesanti danni alle strade, ai ponti e alle chiese storiche, alcune risalenti al periodo coloniale spagnolo del 1500, ha danneggiato anche undici ospedali nella regione, di cui due in maniera grave.



Tutta la comunità è impegnata nel raccogliere aiuti e fondi per le vittime della catastrofe. Varie iniziative, ideate da associazioni, gruppi religiosi e rappresentanti della comunità insieme all’Ambasciata Filippina sono state avviate per poter aiutare ad iniziare il lungo cammino necessario alla ricostruzione delle città colpite.



Dopo 3 settimane, esattamente Il 7 novembre le Filippine sono state colpite da un potente tifone chiamato Haiyan, una tempesta che viaggiava a 300 chilometri all’ora. Haiyan è considerato uno dei piu potenti tifoni della storia.
Haiyan ha lasciato undici milioni di filippini senza casa, cibo, acqua e eletricità. Il numero dei morti continua a salire e oggi la Protezione Civile locale ha dichiarato 3,621 morti anche se la stima iniziale era di 10.000 morti.
Nelle città più colpite, Tacloban e Samar, i cadaveri si sono accumulati per le strade e i residenti, alla disperata ricerca di cibo, hanno cominciato a saccheggiare i negozi. Ci sono grandi problemi logistici nella distribuzione degli aiuti. Lente anche le operazioni di soccorso.



La solidarietà dimostrata precedentemente da parte di tutta la comunità filippina non basta, deve aumentare.



Non solo per la popolazione colpita ma anche per le loro rispettive famiglie residenti in Italia che finora non hanno avuto la possibilità di sapere l’attuale stato dei familiari lasciati nelle isole colpite.



Nonostante il dolore, la comunità filippina è molto unita nel affrontare il risultato dei danni causati dalla natura. La fede in Dio rimane una importante fonte di forza e speranza.



Tuttavia, il ripristino del normale flusso della vita quotidiana è ancora distante. La Ricostruzione è la sfida maggiore per la comunità filippina a Roma. Infatti, insieme alla seconda generazione, si sta preparando un grande concerto al fine di raccogliere fondi. (ne parleremo anche sul nostro sito)



“I morti sono tanti e i danni enormi', ha sottolineato Papa Francesco nel corso dell'Angelus di domenica scorsa, pregando per le vittime ed invitando a "far giungere anche il nostro aiuto concreto".



A questo proposito l'ENFiD (European Network of Filipino Diaspora), assieme con le varie comunità filippine in ltalia, ha formato ITA-FIL CARE (Italo-Filipino Concerted Actions for Relief, Rescue and Rehabiliation Needs of the Philippines) sta raccogliendo fondi per I'Ospedale Divine Word, l'unico ospedale rimasto intatto ed ancora in servizio ai migliaia dei feriti e malati.



Tra le più urgenti esigenze ci sono medicine per poterne disporre l’ENFID chiede aiuto finanziario.



In Italia, nel frattempo, oltre un millione di aiuti umanitari comunicati dal Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con l'Unicef e WFP possono fornire una donazione di 1 euro inviando un messaggio di testo al numero 45590 da Wind , 3 , Tim , Postemobile , CoopVoce e Noverca. E 2 euro invece dal numero fisso da Telecom Italia , Infostrada , Fastweb e TWT . Il servizio sarà attivo fino al 26 novembre.



PG

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Caro Bonolis, i Filippini sono tutt’altra cosa!!!!!

3 Italyano, binugbog ng 20 Pinoy, matapos bastusin ang 1 Pinay